Orrido del Seguret
Il rio Seguret è il collettore dei corsi d'acqua e dei circuiti carsici, dai percorsi ancora poco conosciuti, che drenano il settore superiore della valle del Seguret. I vari rami si riuniscono a formare un unico coso d'acqua subito a valle della grande parete in roccia dolomitica nella quale sono impostatele grotte dei "Saraceni". Si tratta di evidenze del circuito carsico esumato dall'erosione rimontante, causata dai cambiamenti del livello di base dei corsi d'acqua e dal sollevamento dell'intero rilievo montuoso. Da questo punto sino alla confluenza del rio con la Dora Riparia vi sono 3,5 km e un dislivello di 1100 metri, per cui le acque acquistano un altissimo potere erosivo. Nei primi 2,5 km il corso d'acqua scorre in una stretta valle a V con versanti di altezza superiore a 600 metri. Il letto del fiume in questo tratto è caratterizzato da un substrato in roccia dolomitica con intercalazioni gessose, mentre nell'ultimo chilometro di percorso il Rio Seguret passa da una quota di circa 1450 metri ai 1060 del fondovalle con una pendenza media del 40%. In questo tratto il torrente scorre in un magnifico orrido accessibile solo in alcuni punti. In uno di questi si possono ammirare forme di erosione fluviale di vario tipo: marmitte, pozzi e una splendida forra-grotta lunga circa 60 metri ed alta 30. Tale situazione geomorfologica è dovuta a fattori tettonici e litologici. Va ricordato, infatti, che l'orrido è impostato lungo una faglia che separa le coperture del massiccio d'Ambin dai metaconglomerati del basamento pre-Triassico. Dopo aver eroso le rocce dolomitiche nel settore superiore, il rio Seguret incontra le più resistenti quarziti tabulari che danno luogo alle forme erosive descritte in precedenza.